Disturbi dell'umore: la depressione post partum
Lo Studio di Psicologia, Sessuologia e Psicoterapia a Padova e Vicenza propone percorsi di valutazione e trattamento psicologico della depressione post-partum.
Il puerperio è il periodo immediatamente successivo al parto (di solito circa sei otto settimane) necessario affinché l’apparato genitale della madre torni alle condizioni pregestazionali e possa riprendere le sue normali funzionalità dopo il parto.
La depressione post-partum corrisponde ad uno dei disagi psicologi che caratterizzano questo periodo e colpisce circa il 15% delle donne.
I principali sintomi della depressione post-partum, raggiungono la massima intensità due o tre mesi dopo il parto, ma in alcuni casi possono sorgere anche durante la gravidanza.
Le sue manifestazioni cliniche sono fondamentalmente le stesse che caratterizzano la depressione: le crisi di pianto, cambiamenti di umore, irritabilità generale, perdita dell’appetito, insonnia.
La depressione post-partum è inoltre caratterizzata da un pervasivo senso di colpa che deriva dalla percezione della madre di non essere in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze ed i bisogni del figlio e, nei casi più gravi, da un marcato disinteresse nei confronti del neonato.
La depressione post-partum è un disturbo psicologico che, se non adeguatamente trattato, può arrivare ad influenzare negativamente il benessere psicologico della madre e del figlio: alcune ricerche sostengono infatti la stretta correlazione tra lo stato d’animo delle madri e lo sviluppo cognitivo e psicoaffettivo del figlio.
In questi delicati momenti diventa fondamentale per la madre evitare di chiudersi in sé stessa, ritenere che l’umore depresso è una condizione temporanea, accettare i propri limiti, oltrepassare la barriera psicologica del timore di essere giudicata a causa del momentaneo rifiuto verso il proprio figlio.
La depressione post-partum è un disturbo psicologico che può essere superato favorevolmente attraverso il sostegno ed il dialogo con il proprio partner, con la propria famiglia ed eventualmente, nei casi più gravi, con un supporto psicologico.