Sessuologia 2.0: Cybersesso e Sexting

Nuovi fenomeni sessuali online



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Il cybersesso rappresenta sia un modello passivo di dipendenza sessuale attraverso la ricerca di stimolazione o eccitazione sessuale in rete (attraverso immagini e video erotici), sia un modello interattivo di dipendenza sessuale attraverso il mantenimento di contatti a distanza con altre persone, generalmente sconosciute (per esempio tramite chat o webcam).
Utilizzare Internet per la propria soddisfazione sessuale non è di per sé patologico ma in particolari casi quali l’eccessivo dispendio di ore (15-20 ore settimanali) utilizzate nella ricerca e nella fruizione del materiale erotico online o la ricerca dell’appagamento sessuale ricercato esclusivamente attraverso la rete, può suggerire una condotta disfunzionale legata alla sessualità.
Avere la consapevolezza di essere dipendente dal cybersesso non è facile in quanto chi ne soffre generalmente nega o sottovaluta la propria problematica.
Tuttavia, ci sono alcuni campanelli d’allarme che possono suggerire che siamo di fronte ad una condotta dipendente di internet correlata alla soddisfazione sessuale: disturbi dell’umore, isolamento sociale, abbandono delle attività condivise con la propria famiglia o con le proprie amicizie, disturbi del sonno.
Le caratteristiche personali che possono favorire l’insorgenza del cybersesso e quindi una maggiore vulnerabilità alla dipendenza da internet legata al sesso riguardano deficit nelle competenze sociali, mancanza di autostima, ansia, noia, solitudine, disfunzioni sessuali ed infine bassa tolleranza alla frustrazione.
Un fenomeno correlato al cybersesso è il sexting che, divenuto una vera e propria moda tra i giovani, è caratterizzato dall’invio reciproco di messaggi sessualmente espliciti o immagini e video inerenti il sesso che rientra nella categoria interattiva del cybersesso.
Le conseguenze di questo modello sessuale disfunzionale sono sotto gli occhi di tutti: secondo una ricerca della Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, il 14% dei minori in Italia scambia le proprie fotografie di nudo ed il 22% ha rapporti sessuali con partner conosciuti attraverso contatti a distanza.
Infine la Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale Medica rileva come Internet sia divenuto il mezzo privilegiato di educazione sessuale nei minori e come l’utilizzo disfunzionale della Rete alla ricerca della soddisfazione sessuale stia favorendo problematiche sessuali (disfunzione sessuale ed eiaculazione precoce) nei giovani sotto i 25 anni.